L’uscita di domenica 23 giugno, programmata fuori calendario, ha contato una quindicina di partecipanti. Purtroppo già a Borgo S. Giuseppe se ne sono persi 2 a causa di una foratura.
Abbiamo pedalato per 35 km tra asfalto e facile sterrato nelle stradine dell’Oltre Gesso. Si è provato parte del percorso, di 80 km totali, che Aldo Tichy presenta in queste settimane su La Guida.
Occorre riconoscere un grande merito ad Aldo che è davvero bravo a scovare questi itinerari che ci fanno conoscere i dintorni della nostra città, pedalando in tutta tranquillità lontano dalle strade trafficate.
Breve sosta caffè al bar di Madonna dei Boschi. Spiritoso il commento di alcuni bovesani: “Custi sì van pà tant enfora, sun vestì da bici, ma pì ca i pias l’è fermese al bar!”
Avremmo avuto voglia di rispondere “ca l’è nen parei” ma abbiamo preferito farci una risata e inserire la battuta nelle frasi famose sui ciclisti!!!
Sabato 15 giugno un gruppo di 15 Bicingirini ha affrontato in una giornata soleggiata e calda (finalmente) la salita per Prato Nevoso, partendo nella maggioranza da Villanova e passando per Frabosa.
La salita è stata regolare e non interrotta dalla pausa caffè, perchè il bar, a Miroglio, era chiuso. Dopo una breve sosta a Prato Nevoso, per riprendere fiato, il gruppo ha proseguito alla volta della Colla del Prel, da dove sarebbe iniziata la discesa.
In alto, una bellissima fioritura di rododendri, in mezzo ai pascoli, una breve discesa e ancora un tratto in salita, più duro, dopo la discesa. I primi km di discesa, fino a Fontane, pur belli dal punto di vista paesaggistico, si sono rivelati, come annunciato dal capogita, Mariarosa, pericolosi, per il fondo stradale cosparso dei detriti dell’inverno: pietrisco, terriccio, pietre, oltre ai canali di scolo, numerosi e poco visibili.
Purtroppo, nonostante la prudenza dei Bicingirini, uno di loro è stato sbalzato dalla bicicletta in una brutta caduta, ma non ha riportato danni evidenti, salvo un bello spavento e una foratura, prontamente sistemata da alcuni compagni.
A Fontane si è fatta la sosta per il pranzo, poi la discesa, bella e costante, passando per Corsagliola, fino alla Giacobba e poi, veloci, a Villanova, per arrivare prima della pioggia.